Negli
Stati Uniti, la scorsa settimana, ha preso il via il più importante
piano di promozione per il settore agroalimentare mai realizzato dal Governo italiano, con un investimento complessivo di circa
50 milioni di euro.
Una strategia integrata d’attacco e uno
spot su Tv, web e su uno dei più grandi bilboard digitali di
Time Square firmato da
Silvio Muccino per raccontare la qualità e il saper fare “
made in Italy”.
Il filmato da 90" propone numerose suggestioni del made in Italy: un racconto quasi sussurrato che va dalla meraviglia dell’olio extravergine d’oliva alla fantastica varietà dei salumi nostrani e dei formaggi italiani, tra i quali non poteva mancare il
Gorgonzola.
Cinque le principali linee di azione della campagna: oltre agli accordi con la grande distribuzione organizzata americana (finalizzati a portare nuovi brand italiani sugli scaffali statunitensi), sono stati definiti il presidio delle fiere e degli eventi più significativi di settore (in primis
FMI Connect di Chicago e
Winter Fancy Food di San Francisco), il rafforzamento e la messa a sistema delle principali fiere italiane di settore (Cibus, Tutto Food e Vinitaly), la moltiplicazione delle opportunità di matching delle imprese, il lancio di una campagna di comunicazione multicanale con l’obiettivo di aiutare il consumatore americano a riconoscere il vero cibo italiano e per sostenere le campagne promozionali della grande distribuzione.
Il piano promozionale è stato realizzato dal ministero dello Sviluppo Economico e dall’Agenzia Ice. Per massimizzare l’impatto degli investimenti - in un mercato in cui l’Italia esporta cibo e vini per oltre 3 miliardi di euro l’anno - si è scelto di puntare in fase iniziale su quattro Stati: New York, California, Texas e Illinois, selezionati in base a ricerche e studi sulla richiesta di prodotti italiani. «L’industria agroalimentare – sottolinea il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda - rappresenta la seconda manifattura del Paese (dopo quella metalmeccanica) il cui fatturato deriva per il 30% dall’export. Per questo il Governo ha deciso di investire una somma mai investita prima, 50 milioni di euro, per adottare una strategia integrata d’attacco e sfruttare al massimo tutte le opportunità".
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