Gli unici italiani che porteranno aiuti in Marocco, percorrendo 6000 chilometri su una Renault R4, sono novaresi.
Gli studenti universitari di Economia, Andrea Galliani e Thomas Galli, partiranno il 13 febbraio dalla Francia per il diciassettesimo rally umanitario «4L Trophy». La vettura, la Renault4 "del nonno", è stata preparata da Alex Pregnolato, il campione di rally oleggese: «I 6000 chilometri da percorrere saranno molto impegnativi. Trasporteremo aiuti umanitari da consegnare alle associazioni di solidarietà».
Quasi 1500 equipaggi ogni anno partono dalla Francia, con la mitica Renault 4 stracarica di materiale paramedico, scolastico e sportivo, e attraversando la Spagna arrivano fino alle porte del Sahara, con tappa finale nella magica e leggendaria Marrakech.
L’equipaggio novarese, dell’associazione (creata ad hoc per l’occasione) Ready 4 Africa, partirà con il numero di gara 946. Durante questo impegnativo viaggio i vari equipaggi consegneranno ai punti di raccolta organizzati dal 4L Trophy TM, in collaborazione con l’associazione "Enfants du Desert", i materiali che hanno raccolto durante i mesi precedenti alla partenza.
Sabato 8 febbraio i giovani novaresi, sono stati salutati dall’assessore allo Sport Giovanni Agnesina e dalla stampa locale, in una conferenza stampa organizzata allo Sporitng Village.
«Ready 4 Africa è il nome che abbiamo deciso di dare al nostro Team, nonchè all’associazione ONLUS a cui abbiamo dato vita, inizialmente con lo scopo di portare a termine questo progetto e, poi chissà, perchè non per continuare a sostenere progetti umanitari e solidali a livello mondiale?. L‘idea di partecipare a questo evento è nata qualche anno fa leggendo un articolo su Sport Week, che parlava appunto di questo 4L Trophy, di cui non conoscevamo nemmeno l’ esistenza.
Con il passare degli anni abbiamo coltivato questa nostra idea di partecipare all’evento ed ora abbiamo finalmente deciso di farlo. Da sottolineare è il fatto che questa iniziativa non è molto conosciuta in Italia, infatti, fino ad oggi, vi hanno partecipato solo 3 team provenienti dal nostro Paese, tra le migliaia che hanno preso parte a questo raid.
Per farlo abbiamo chiesto aiuto ad alcuni sponsor, tra i quali IGOR GORGONZOLA, e abbiamo cercato la fornitura di materiali da portare in loco. Speriamo che il nostro progetto possa cogliere interesse nella nostra città e non solo. Il nostro obiettivo è portare aiuto a chi ne ha davvero bisogno».
